Racconto di viaggio: Varsavia

Definita la “Parigi dell’Est Europa” e punto d’incontro per i giovani, la capitale della Polonia dalle ceneri del suo passato è proiettata al futuro

Articolo realizzato insieme ai miei amici e colleghi Pierpaolo e Umberto, ringraziando della collaborazione. 

Vi racconto il viaggio di una settimana che fecero un gruppo di miei colleghi universitari nell’inverno del 2019 nella capitale della Polonia, considerata la città dei giovani e meta prediletta per gli studenti Erasmus: Varsavia.

Il loro viaggio inizia dall’aeroporto di Napoli verso fine mese di gennaio, e dopo 2 ore e mezza di volo raggiungono l’aeroporto di Varsavia-Chopin. L’aeroporto e il centro della capitale sono ben collegate da un sistema ferroviario urbano e nel giro di una mezz’ora raggiungono la Stazione Centrale di Varsavia.

I giovani si sistemano in un B&B nel centro di Varsavia, e dalle finestre della loro stanza poterono ammirare il Palazzo della Cultura e della Scienza, grattacielo di epoca sovietica che domina la città.

Per alcuni di loro fu la prima esperienza di viaggio all’estero, ragion per cui il gruppo era ben motivato e felici di intraprendere questa avventura fuori casa per la prima volta.

Prima tappa obbligatoria è la Città Vecchia, il centro storico di Varsavia dichiarato patrimonio dell’umanità e tutelati dall’Unesco. La storia di Varsavia fu ricca di eventi, ma durante la Seconda Guerra Mondiale il suo antico centro venne distrutto. Ma la popolazione non si arrese: dagli Anni 60 del Novecento la ricostruirono, seguendo scrupolosamente alcuni dipinti attribuiti al Canaletto. Una serie di vedute che rappresentavano gli edifici della capitale polacca con tanta dovizia di particolari e dettagli che servirono da modello per la ricostruzione. Un pezzo di storia risorta grazie al lavoro intrepido dei residenti e del loro amore per la città, tanto da avere l’appellativo della “Parigi dell’Est”.

L’ingresso alla Città Vecchia è segnata da un grande portone chiamato Barbacane, che divide le immense mura di cinta. Al centro della Città Vecchia c’è la Piazza del Mercato, simbolo di Varsavia, dove sono presenti varie gallerie d’arte, ristoranti e i caffè che sono luogo d’incontro di pittori e ritrattisti. Lì vicino sorge il Castello Reale e poco distante l’alta Colonna di Sigismondo, il re che nel 1596 trasferì la capitale della Polonia da Cracovia a Varsavia.  

I ragazzi trovarono un punto panoramico dove poterono ammirare l’immensa piazza, il castello, gli edifici e lo skyline della città di Varsavia nel suo splendore.

Ma le bellezze di Varsavia non finiscono qui. Nel suo centro sono presenti numerose chiese ed edifici di culto la cui architettura richiamano molto l’influenza ortodossa e dei cristiani dell’Europa Centro-Orientale, come l’Arcicattedrale di San Giovanni Battista, la Chiesa di San Martino e il Santuario di Nostra Signora delle Grazie.

Il gruppo percorse a piedi il Viale Ujazdowski, la più bella strada di Varsavia con i suoi splendidi edifici e negozi. La città è ben servita e collegata con i mezzi pubblici e i ragazzi fecero molto spesso uso della Metropolitana di Varsavia per spostarsi e raggiungere facilmente i vari posti della città.

Uno dei posti più suggestivi di Varsavia è il Parco di Łazienki Królewskie. Il quel periodo il clima invernale fece da padrone nel splendido parco di Varsavia, ricoperto da un bianco manto nevoso e da una vegetazione che timidamente mostrava il suo verde in in clima pressoché freddo. Uno spettacolo che i nostri ragazzi rimasero stupiti.

A dar maggior risalto il parco sono i suoi incantevoli edifici storici, come il Palazzo sull’Acqua, che si riflette col suo bianco nelle acque del laghetto, l’Anfiteatro e il Palazzo Myśliewicki.

Ma la sua principale attrazione è la statua del compositore di musica classica Chopin, il cui monumento, da primavera a fine autunno, è il punto d’incontro di pianisti e musicisti che suonano una delle sue storiche melodie.

I ragazzi, oltre ad assaporare le bellezze della città che Varsavia offre, assaporarono anche i diversi piatti della cucina polacca, in particolare nel Bar Bambino, a pochi passi dalla Chiesa di Sant’Alessandro e dal Museo Nazionale. Un’occasione per provare i ravioli pierogi con diversi ripieni (carne, crauti funghi patate e formaggio), il filetto di carne in salsa di radicchio e le ciambelle dolci Paczki serviti in questo Bar Mleczny (così si chiamano i ristoranti che in passato erano riservati alla classe lavoratrice polacca). Grazie ad un menù composto da un primo, un secondo e un drink i ragazzi mangiarono bene spendendo solo 20 Złoty (l’equivalente di circa € 5 – 6). Il loro palato è stato soddisfatto positivamente dalla cucina polacca.

Varsavia è stata ricca di storia, e anche se ha passato un periodo buio, ha ritrovato la luce nel presente ed è proiettata nel futuro. Tutto ciò grazie ai giovani che popolano la città e la rendono molto animata ed attrattiva, soprattutto per gli studi universitari e dai viaggiatori low-budget, visti i suoi prezzi economici e a portata di tutte le tasche.

Punto d’incontro giovanile è Piazza Zbawiciela, soprannominata “Piazza hipster”. Qui i ragazzi fecero una bella passeggiata in questo animato centro di attività culturali, negozi alla moda, ottimi ristoranti, pub e caffetterie. Al centro della piazza, un piccolo e curato prato verde, vengono installate delle opere d’arte temporanee ed è dominata dalla Chiesa cattolica del Santissimo Salvatore.

Inoltre, dall’altra parte della città, sulla riva destra del fiume Vistola, si trova il quartiere Praga, una zona amata dagli artisti e dove si concentra la nightlife di Varsavia. Proprio in quel quartiere, i ragazzi visitarono lo Stadio Nazionale di Varsavia e trascorsero un po’ del loro tempo libero esplorando la zona circostante, tra murales e aree moderne.

Altro punto di svago è l’immensa galleria commerciale di Złote Tarasy, con numerosi negozi e ampi locali dove passeggiare, fare shopping e mangiare, situato a ridosso del Palazzo della Cultura e della Scienza e vicinissimo la Stazione Centrale.

Varsavia non smette di sorprendere i ragazzi. Anche di notte la città sfoggia con le sue illuminazioni uno spettacolo di luci ed emozioni, delle luci calde che avvolgono l’inverno polacco.

I ragazzi vissero questa esperienza fantastica ed emozionante nella capitale polacca. Il viaggio è sempre rappresentato come un modo per ampliare i propri orizzonti e le conoscenze, visitando luoghi sconosciuti e lontani da casa. I ragazzi a Varsavia sono entrati in contatto con la cultura del posto e porteranno dentro di loro questo bagaglio culturale da ampliare sempre in ogni viaggio e nei diversi momenti della vita.