Coste maestosamente alte e frastagliate, acque limpide e turchesi, dove al tramonto si tinge di viola. Un paradiso naturalistico davvero sorprendente
Vicina la punta meridionale della Calabria, sulla costa tirrenica reggina, la Costa Viola è una vera e propria perla. Chiuso tra il mare e le montagne, è dominato da una serie di coste alte e frastagliate, un vero paradiso naturalistico da visitare assolutamente.
La giornata inizia dal porto turistico di Palmi, caratteristica cittadina costiera calabrese noto per la Varia di Palmi, festa popolare che si svolge l’ultima domenica di Agosto in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona e protettrice della città, ed è dal 2013 inserito nell’UNESCO come Patrimonio Orale ed Immateriale per la sua particolare macchina da spalla, unica nel suo genere.
Saliamo a bordo dell’imbarcazione giusto in tempo, il quale ci accompagnerà alla scoperta di questa meravigliosa costa calabrese. Senza fiato. Il mare blu cristallino che sembra di essere in una località esotica, mentre dall’altro versaste grandi rocce a strapiombo che sovrastano la costa. Spettacolo unico per i nostri occhi.
Le acque, limpide e turchesi, sono davvero incontaminate. Parlando con il capitano ci disse che i suoi fondali rappresentano una risorsa ambientale primaria e riproducono incontaminati scorci marini tropicali. Tanto che di recente sono state scoperte rare colonie di coralli neri e bianchi.
Forte tradizione della Costa Viola è la pesca del pescespada. Un vero e proprio rito che si pratica, secondo le antiche tecniche, a bordo delle “passerelle”, imbarcazioni a motore dotate di un lungo pontile che sporge dallo scafo e di un albero di oltre 30 metri.
Altro elemento importante della costa sono i terrazzamenti a strapiombo sopra i costoni rocciosi: il capitano ci racconta come sopra quei pendici ricoperte di macchia Mediterranea coltivavano i vigneti, una pratica molto singolare.
Lungo il tragitto troviamo diverse calette, piccole spiagge, qualche piccola caverna e una piccola piscina naturale contornata da alcuni scogli. L’imbarcazione fece diverse fermate vicino a queste aree e perché non approfittare di qualche tuffo in questo mare azzurro? Davvero emozionate.
Al rientro nel pomeriggio a Palmi sosta obbligata alla Spiaggia La Tonnara, dove si trova il caratteristico “Scoglio dell’Ulivo”, così chiamato per la crescita spontanea di un albero di ulivo sulla cima dello scoglio.
Al tramonto la Costa Viola dà il meglio di sé. Infatti, la sua denominazione lo si deve al filosofo greco Platone che, navigando lungo questo tratto di mare nel IV secolo a.C., rimase colpito dalle varie tonalità di colori tendente al viola che si crea su questa fascia costiera. Ciò è dovuto da un gioco di luci e rifrazioni e dal mix del verde delle montagne incombenti sul mare e le varie tonalità dello stesso mare.
Per ammirare al meglio questo spettacolo naturale, salimmo sul Monte Sant’Elia, raggiungibile in auto oppure, chi vuole, attraverso dei favolosi sentieri naturalistici a piedi.
Da qui è possibile godere di un superbo panorama, soprattutto al calar del sole. Indimenticabile la luce del sole che tinge di viola il mare.
La sera passeggiata nel borgo costiero di Scilla, facente parte della rete dei Borghi più belli d’Italia, dove mitologia e storia s’incontrano.
Il borgo è composto da strette stradine percorribili solo a piedi e da abitazioni costruite a ridosso del mare. Da ammirare Chianalea, l’antico quartiere dei pescatori, e il Castello dei Ruffo, situato sopra una maestosa rocca.
Dalla Piazza di San Rocco è possibile ammirare un panorama mozzafiato del castello, la spiaggia e del vicino Stretto di Messina. La perfetta conclusione della giornata in questo gioiello della Calabria.