Tra i viaggi da me effettuati quello che rimarrà impresso nella memoria è il viaggio nel Regno Unito.
In realtà non si tratta di un vero e proprio viaggio di piacere, ma un’occasione lavorativa avuta tramite il progetto Erasmus della mia università, che mi ha permesso di svolgere lo stage in un importante Tour Operator inglese, arricchendo le mie competenze e conoscenze sul mondo del turismo.
Nonostante gli impegni lavorativi ho trovavo sempre dei momenti liberi per scoprire la città nella quale ho vissuto per circa 5 mesi, una delle città più cosmopolite al mondo e che ogni weekend era sempre una continua novità: Londra.
Il mio viaggio/esperienza/avventura inizia tra la fine di febbraio e i primi di marzo del 2017. Era il periodo in cui in tutta Europa erano previsti forti nevicate e cali di temperature. Infatti, arrivato nell’Aeroporto di Stansted (a circa 48 km dal centro di Londra), notai a terra nella neve, ma era pochissima e il tempo era molto favorevole (nonostante un pizzico di freddo).
Durante i primi giorni alloggiai in un B&B nel famosissimo quartiere di Paddington, noto soprattutto per la sua omonima stazione ferroviaria e il film dell’orsacchiotto tratto dal romanzo di Michael Bond.
Avendo ancora del tempo libero a disposizione, prima di trasferirmi nella nuova casa e iniziare l’attività lavorativa, approfittai di un primo giro esplorativo della capitale inglese: dall’immenso Hyde Park al verde del Kensington Gardens, ai musei del Natural History Museum e del Victoria & Albert Museum, ai quartieri signorili di Kensington, Chelsea e Bayswater.
Rimasi molto colpito dell’improvviso cambio di tempo in quel periodo: dopo aver visitato Hyde Park e i giardini Kensington di mattina con un tempo soleggiato e senza una minima traccia di neve per terra, entrai un uno dei musei della zona e rimasi li per ore ed ore, e quando uscì a fine giornata fuori notai la neve per terra sulla strada: aveva nevicato mentre ero dentro al museo e continuò a nevicare durante la notte quando dormì in camera.
La mattina seguente Londra mi regalò uno spettacolo stupendo: la città completamente coperta di bianco dalla neve con un cielo sereno e limpido.
Un’emozione incredibile che mi spinse a visitare il parco innevato di St. James’s e il maestoso Buckingham Palace che, grazie a questa atmosfera invernale, mi ha fatto brillare gli occhi in questo scenario mozzafiato.
E non finisce qui: proprio quel giorno c’era la famosa cerimonia del cambio della guardia, rito secolare e imperdibile per chi visita il Regno Unito per la prima volta.
Sono stato fortunatissimo, poiché ero tra i primi davanti al cancello e ho potuto assistere al meglio la cerimonia.
Anche qui il tempo fece la sua parte. Quella mattina all’inizio il cielo era sereno e limpido, ma durante la cerimonia, poco a poco, il cielo iniziò ad annuvolarsi e cadere piccoli fiocchi di neve, fino ad arrivare ad una forte bufera di neve che invase tutta Londra.
Indimenticabile. In quel momento stavo effettuando una ripresa video con il mio smartphone e la mia mano rimase quasi congelata, mentre le guardie reali proseguirono nella loro cerimonia come nulla fosse, nonostante la forte nevicata che si abbatteva.
Ma dopo un po’ mi sono dovuto arrendere. Mi allontanai dai cancelli di Buckingham Palace per poter prendere la tube per il B&B di Paddington e, proprio quel pomeriggio, avevo degli appuntamenti per vedere il nuovo posto di lavoro e la nuova casa dove trasferirmi e rimanere molto tempo.
E qui notai l’assoluta efficienza dei trasporti londinesi in un momento di clima avverso: la metropolitana funzionante e, se qualora ci fossero stati problemi, vengono subito avvertiti attraverso un loro sistema automatizzato e, da lì a poco, ripreso il servizio. Anche la viabilità stradale si è dimostrata in grado di affrontare la forte nevicata, attraverso un sistema di sgombro della neve efficiente, con bus e taxi sempre in servizio.
Non dimentico la frase di un tassista londinese (di origine polacche) che, parlando della situazione, mi disse che se la città di Londra si fermasse per la neve, si fermerebbe anche una parte del Mondo, poiché rappresenta uno dei fulcri più importanti dell’economia globale.
Questo fa molto riflettere e comprendere al meglio la città di Londra che non si ferma mai, in continuo movimento non solo di giorno e notte, ma anche in condizioni difficili perché saputi ben affrontare.
Questo è solo l’inizio, dopo quella settimana iniziai a lavorare e a scoprire, grazie all’attività svolta, delle bellissime località del Regno Unito e dell’Irlanda. E, grazie ai weekend liberi, ho avuto l’opportunità di esplorare i diversi quartieri della città di Londra, che vi racconterò nei prossimi post.